13/09/2025
LUISA
50 minuti
Lingua:
Italiano
Trama: Luisa nasce dall’incontro con una fragile donna di nome Luisa. Luisa cuce. Con cuore teso all’antica esplosione. Cuce se stessa all’aria che la circonda, per non sfilacciarsi lontana dal mondo. Si affilia all’eterno continuo dei mulini a vento. Si aggrappa all’iniziale del suo nome per saettare verso lune di senso screziate a squarciagola, a ritmo di un baluginio, a cuor sospeso. Zigzaga come una stella smarrita in una costellazione chiamando a raccolta i frammenti sparpagliati di sé; li partorisce nel suo fazzoletto di cielo scontornato affinché rinvenga, il filo della sua vita. Sospinta da un refolo canterino, Luisa lambisce i confini della sua Terra Promessa fino a squarciarli battagliera come La Libertà che guida il popolo di Delacroix. Luisa incarna La Fragilità che guida il popolo: un’adunanza di sfumature umane sempre cangianti e dissonanti nel loro divenire. Ma Luisa non sguaina verso il cielo la bandiera di una nazione, issa con disincanto la sua rosa
Con: Valentina Dal Mas
18/09/2025
IL SUONO DELLA CADUTA
70 minuti
Lingua:
Italiano
Trama: “il suono della caduta” è uno spettacolo di teatro civile e di testimonianza che racconta lo sterminio delle persone disabili nel periodo nazista: chi racconta questa storia, gli interpreti dello spettacolo, sono gli attori–di–versi della Compagnia Teatro la Ribalta-kunst der Vielfalt. Uomini e donne che, secondo i parametri nazisti, erano “vite non degne di essere vissute”. Oggi li troviamo sul palco, protagonisti in tanti teatri, a raccontarci una storia che, un tempo, voleva negare loro la possibilità di esistere e di vivere. Sono testimoni, sono dei “sopravvissuti” a quella immane e terribile tragedia. Più di trecentomila persone, uomini, donne e bambini furono eliminati nella Germania Nazista nel periodo 1939 – 1945. La loro colpa fu quella di non essere dentro “i parametri” e le forme umane ritenute sane, forti e belle. Si eliminarono disabili, malati mentali, asociali, schizofrenici, epilettici, sordi e muti nel tentativo di costruire una nuova razza dominante: tutto questo, al contrario, ha provocato la nascita di mostri e assassini. Mostri perché coloro che hanno ucciso e cremato nei forni uomini donne e bambini ritenuti “non conformi” non sono diventati esseri superiori ma orchi crudeli. Le parole eugenetica ed eutanasia irrompono nel dibattito scientifico e nella società con aspetti nuovi e nuove domande etiche. Nella Germania nazista le parole “eugenetica ed eutanasia” furono utilizzate e stravolte, grazie alla complicità del sistema psichiatrico. Dietro criteri di ordine scientifico si nascondeva la volontà di eliminare tutti gli individui che non rientravano nei criteri di produttività. In pieno darwinismo e determinismo biologico, con la complicità della scienza, si uccide ogni “diversità”, ogni forma umana che risulta distante dal modello di corpo e razza che doveva, seguendo la logica della supremazia dei migliori e dei più forti, costruire e conservare la razza dominante. Lo spettacolo, nato 12 anni fa, torna in scena nel 2025 con il sostegno del Mic – Direzione Generale Spettacolo – nell’ambito dei contributi per progetti volti a favorire l’accessibilità alle attività dello spettacolo dal vivo da parte di artiste ed artisti con disabilità. Un progetto nato dalla collaborazione fra Teatro la Ribalta di Bolzano, Teatro Koreja di Lecce e Teatro tascabile di Bergamo. Lo spettacolo torna in scena con una nuova formazione attoriale, una nuova scrittura scenica e una rinnovata necessità
Con: Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Matthias Dallinger, Jason De Majo, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller, Samuele Notaristefano
19/09/2025
IL SUONO DELLA CADUTA
70 minuti
Lingua:
Italiano
Trama: “il suono della caduta” è uno spettacolo di teatro civile e di testimonianza che racconta lo sterminio delle persone disabili nel periodo nazista: chi racconta questa storia, gli interpreti dello spettacolo, sono gli attori–di–versi della Compagnia Teatro la Ribalta-kunst der Vielfalt. Uomini e donne che, secondo i parametri nazisti, erano “vite non degne di essere vissute”. Oggi li troviamo sul palco, protagonisti in tanti teatri, a raccontarci una storia che, un tempo, voleva negare loro la possibilità di esistere e di vivere. Sono testimoni, sono dei “sopravvissuti” a quella immane e terribile tragedia. Più di trecentomila persone, uomini, donne e bambini furono eliminati nella Germania Nazista nel periodo 1939 – 1945. La loro colpa fu quella di non essere dentro “i parametri” e le forme umane ritenute sane, forti e belle. Si eliminarono disabili, malati mentali, asociali, schizofrenici, epilettici, sordi e muti nel tentativo di costruire una nuova razza dominante: tutto questo, al contrario, ha provocato la nascita di mostri e assassini. Mostri perché coloro che hanno ucciso e cremato nei forni uomini donne e bambini ritenuti “non conformi” non sono diventati esseri superiori ma orchi crudeli. Le parole eugenetica ed eutanasia irrompono nel dibattito scientifico e nella società con aspetti nuovi e nuove domande etiche. Nella Germania nazista le parole “eugenetica ed eutanasia” furono utilizzate e stravolte, grazie alla complicità del sistema psichiatrico. Dietro criteri di ordine scientifico si nascondeva la volontà di eliminare tutti gli individui che non rientravano nei criteri di produttività. In pieno darwinismo e determinismo biologico, con la complicità della scienza, si uccide ogni “diversità”, ogni forma umana che risulta distante dal modello di corpo e razza che doveva, seguendo la logica della supremazia dei migliori e dei più forti, costruire e conservare la razza dominante. Lo spettacolo, nato 12 anni fa, torna in scena nel 2025 con il sostegno del Mic – Direzione Generale Spettacolo – nell’ambito dei contributi per progetti volti a favorire l’accessibilità alle attività dello spettacolo dal vivo da parte di artiste ed artisti con disabilità. Un progetto nato dalla collaborazione fra Teatro la Ribalta di Bolzano, Teatro Koreja di Lecce e Teatro tascabile di Bergamo. Lo spettacolo torna in scena con una nuova formazione attoriale, una nuova scrittura scenica e una rinnovata necessità
Con: Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Matthias Dallinger, Jason De Majo, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller, Samuele Notaristefano
20/09/2025
IL SUONO DELLA CADUTA
70 minuti
Lingua:
Italiano
Trama: “il suono della caduta” è uno spettacolo di teatro civile e di testimonianza che racconta lo sterminio delle persone disabili nel periodo nazista: chi racconta questa storia, gli interpreti dello spettacolo, sono gli attori–di–versi della Compagnia Teatro la Ribalta-kunst der Vielfalt. Uomini e donne che, secondo i parametri nazisti, erano “vite non degne di essere vissute”. Oggi li troviamo sul palco, protagonisti in tanti teatri, a raccontarci una storia che, un tempo, voleva negare loro la possibilità di esistere e di vivere. Sono testimoni, sono dei “sopravvissuti” a quella immane e terribile tragedia. Più di trecentomila persone, uomini, donne e bambini furono eliminati nella Germania Nazista nel periodo 1939 – 1945. La loro colpa fu quella di non essere dentro “i parametri” e le forme umane ritenute sane, forti e belle. Si eliminarono disabili, malati mentali, asociali, schizofrenici, epilettici, sordi e muti nel tentativo di costruire una nuova razza dominante: tutto questo, al contrario, ha provocato la nascita di mostri e assassini. Mostri perché coloro che hanno ucciso e cremato nei forni uomini donne e bambini ritenuti “non conformi” non sono diventati esseri superiori ma orchi crudeli. Le parole eugenetica ed eutanasia irrompono nel dibattito scientifico e nella società con aspetti nuovi e nuove domande etiche. Nella Germania nazista le parole “eugenetica ed eutanasia” furono utilizzate e stravolte, grazie alla complicità del sistema psichiatrico. Dietro criteri di ordine scientifico si nascondeva la volontà di eliminare tutti gli individui che non rientravano nei criteri di produttività. In pieno darwinismo e determinismo biologico, con la complicità della scienza, si uccide ogni “diversità”, ogni forma umana che risulta distante dal modello di corpo e razza che doveva, seguendo la logica della supremazia dei migliori e dei più forti, costruire e conservare la razza dominante. Lo spettacolo, nato 12 anni fa, torna in scena nel 2025 con il sostegno del Mic – Direzione Generale Spettacolo – nell’ambito dei contributi per progetti volti a favorire l’accessibilità alle attività dello spettacolo dal vivo da parte di artiste ed artisti con disabilità. Un progetto nato dalla collaborazione fra Teatro la Ribalta di Bolzano, Teatro Koreja di Lecce e Teatro tascabile di Bergamo. Lo spettacolo torna in scena con una nuova formazione attoriale, una nuova scrittura scenica e una rinnovata necessità
Con: Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Matthias Dallinger, Jason De Majo, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller, Samuele Notaristefano
20/09/2025
IL SUONO DELLA CADUTA
70 minuti
Lingua:
Italiano
Trama: “il suono della caduta” è uno spettacolo di teatro civile e di testimonianza che racconta lo sterminio delle persone disabili nel periodo nazista: chi racconta questa storia, gli interpreti dello spettacolo, sono gli attori–di–versi della Compagnia Teatro la Ribalta-kunst der Vielfalt. Uomini e donne che, secondo i parametri nazisti, erano “vite non degne di essere vissute”. Oggi li troviamo sul palco, protagonisti in tanti teatri, a raccontarci una storia che, un tempo, voleva negare loro la possibilità di esistere e di vivere. Sono testimoni, sono dei “sopravvissuti” a quella immane e terribile tragedia. Più di trecentomila persone, uomini, donne e bambini furono eliminati nella Germania Nazista nel periodo 1939 – 1945. La loro colpa fu quella di non essere dentro “i parametri” e le forme umane ritenute sane, forti e belle. Si eliminarono disabili, malati mentali, asociali, schizofrenici, epilettici, sordi e muti nel tentativo di costruire una nuova razza dominante: tutto questo, al contrario, ha provocato la nascita di mostri e assassini. Mostri perché coloro che hanno ucciso e cremato nei forni uomini donne e bambini ritenuti “non conformi” non sono diventati esseri superiori ma orchi crudeli. Le parole eugenetica ed eutanasia irrompono nel dibattito scientifico e nella società con aspetti nuovi e nuove domande etiche. Nella Germania nazista le parole “eugenetica ed eutanasia” furono utilizzate e stravolte, grazie alla complicità del sistema psichiatrico. Dietro criteri di ordine scientifico si nascondeva la volontà di eliminare tutti gli individui che non rientravano nei criteri di produttività. In pieno darwinismo e determinismo biologico, con la complicità della scienza, si uccide ogni “diversità”, ogni forma umana che risulta distante dal modello di corpo e razza che doveva, seguendo la logica della supremazia dei migliori e dei più forti, costruire e conservare la razza dominante. Lo spettacolo, nato 12 anni fa, torna in scena nel 2025 con il sostegno del Mic – Direzione Generale Spettacolo – nell’ambito dei contributi per progetti volti a favorire l’accessibilità alle attività dello spettacolo dal vivo da parte di artiste ed artisti con disabilità. Un progetto nato dalla collaborazione fra Teatro la Ribalta di Bolzano, Teatro Koreja di Lecce e Teatro tascabile di Bergamo. Lo spettacolo torna in scena con una nuova formazione attoriale, una nuova scrittura scenica e una rinnovata necessità
Con: Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Matthias Dallinger, Jason De Majo, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller, Samuele Notaristefano
21/09/2025
VERTIGINE DELLA LISTA
65 minuti
Lingua:
Italiano
Trama: Il mondo intorno è una lista. Fare liste è un passatempo o un’ossessione che tocca tutte e tutti noi. Fare liste per non dimenticare, per contenere l’ansia, per tenere memoria, per raccontare in modo asciutto e poetico, per dare ordine, per inventare nuove prospettive, per capire quello che ci sta intorno, per dire di sé… Ecco, una lista per raccontare le liste. e se le parole mancano o sono troppe, la formula magica arriva: eccetera, eccetera, eccetera, ripetuta tre volte o abbreviata, etc. , è solo questione di gusto… Vertigine della Lista nasce dal desiderio di provare a leggere il contemporaneo confuso che ci sta intorno, dalla voglia di sovvertire il presente che ci sfugge, dall’ambizione di inventare nuovi sguardi sul mondo, dal piacere fisico e dalla gioia che la danza porta con sé, dai nostri corpi che si trovano immersi in una poetica gioiosa e scanzonata, quella di Giorgio Rossi. Vertigine della lista nasce dall’incontro con l’omonimo saggio di Umberto Eco, un testo denso, fatto di immagini, frammenti letterari, riflessioni filosofiche intorno al concetto di lista. Un libro che, alla prima lettura, non porta alla scena, ma proprio da questo emerge la sfida di farsi ispirare per costruire il lavoro, per contaminare letteratura, filosofia, quotidiano, gesto poetico, movimento danzato. Un po’ come nella vita, disordinata e senza trama, in cui si ricomincia ogni mattina, sperando di rinascere…
Con: Francesca Albanese, Silvia Baldini, Lorenzo De Simone, Laura Valli