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LA TRAGICA STORIA DEL RE BUNKGKUT. Danze classiche dell'isola di Bali
LA TRAGICA STORIA DEL RE BUNKGKUT. Danze classiche dell'isola di Bali
ART

Durata: 60 min

Lingua: Italiano

Nell'isola di Bali in Indonesia, teatro, musica e danza sono il fulcro dell’intensa vita sociale e religiosa, espressione di una cultura dove estetica e devozione s’intrecciano con sorprendente armonia. Fra le rappresentazioni più antiche e popolari, parte integrante della tradizionale liturgia cerimoniale, le maschere del Topeng celebrano, tra mito e storia, le gesta delle antiche corti, offrendo al tempo stesso uno spassoso divertimento per tutti.
La storia di Dalem Bungkut, re di Nusa Penida (XVII Sec.), isola situata di fronte a Bali, narra di come questo potente e dispotico sovrano, dopo essersi ribellato al dominio balinese, dovette soccombere e lasciare che la sua isola tornasse sotto il giogo di Bali, governata allora dal famoso re balinese Watu Renggong. Sarà una donna, Ayu Kaler, decisa a rimanere a fianco del marito, il ministro Gusti Jelantik, a risolvere lo scontro finale, grazie ad un piccolo kris magico (la spada rituale), avuto in dono in una precedente sovrannaturale circostanza.
Ma prima che il particolare episodio sia introdotto dai ciambellani Penasar e Wijil, nel tradizionale prologo Pengempat, danzano gli archetipi dei personaggi della corte: il ministro Topeng Keras, Il Ministro buffo Topeng Bancuk, il vecchio consigliere Topeng Tua e il re Topeng Dalem, qui nelle vesti di Watu Renggong. Dopodiché irrompono con i loro lazzi i Bondres, grotteschi buffoni popolari, simili ai personaggi della Commedia dell’Arte.
Infine, il drammatico epilogo: dopo il pranzo conviviale, seguito dal sorprendente scontro armato, assisteremo al Moksa, la morte come liberazione, del re Bungkut, che indossa la maschera sacra di Sidha Karya “colui che sa concludere il rito”.

60 min

Lingua: Italiano

Nell'isola di Bali in Indonesia, teatro, musica e danza sono il fulcro dell’intensa vita sociale e religiosa, espressione di una cultura dove estetica e devozione s’intrecciano con sorprendente armonia. Fra le rappresentazioni più antiche e popolari, parte integrante della tradizionale liturgia cerimoniale, le maschere del Topeng celebrano, tra mito e storia, le gesta delle antiche corti, offrendo al tempo stesso uno spassoso divertimento per tutti.
La storia di Dalem Bungkut, re di Nusa Penida (XVII Sec.), isola situata di fronte a Bali, narra di come questo potente e dispotico sovrano, dopo essersi ribellato al dominio balinese, dovette soccombere e lasciare che la sua isola tornasse sotto il giogo di Bali, governata allora dal famoso re balinese Watu Renggong. Sarà una donna, Ayu Kaler, decisa a rimanere a fianco del marito, il ministro Gusti Jelantik, a risolvere lo scontro finale, grazie ad un piccolo kris magico (la spada rituale), avuto in dono in una precedente sovrannaturale circostanza.
Ma prima che il particolare episodio sia introdotto dai ciambellani Penasar e Wijil, nel tradizionale prologo Pengempat, danzano gli archetipi dei personaggi della corte: il ministro Topeng Keras, Il Ministro buffo Topeng Bancuk, il vecchio consigliere Topeng Tua e il re Topeng Dalem, qui nelle vesti di Watu Renggong. Dopodiché irrompono con i loro lazzi i Bondres, grotteschi buffoni popolari, simili ai personaggi della Commedia dell’Arte.
Infine, il drammatico epilogo: dopo il pranzo conviviale, seguito dal sorprendente scontro armato, assisteremo al Moksa, la morte come liberazione, del re Bungkut, che indossa la maschera sacra di Sidha Karya “colui che sa concludere il rito”.
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